[...] Possano non pagarmi lo stipendio, ma ancora non ho sentito dire in vita mia che un cane possa scrivere! Questo m'ha seriamente meravigliato. Confesso che da qualche tempo io sento, qualche volta, e vedo cose tali, che nessuno ancora ha visto o sentito. [...]
Il diario di un pazzo è un breve, folgorante racconto scritto da Gogol' in forma di diario che insieme a Il naso, Il cappotto, La prospettiva nevskij e il ritratto costituisce il corpus della famosa raccolta I racconti di Pietroburgo. Una scrittura vivacissima, di pirotecnica originalità caratterizza il diario di un pazzo così come tutti gli altri capolavori presenti nella raccolta. Scritti tra 1835 e il 1840 questi racconti rappresentano l'ideale fase di passaggio tra le produzioni gogoliane dell'estrema giovinezza e Le anime morte. Il titolo della raccolta non è originale di Gogol' (che pubblicò questi racconti in due diverse raccolte insieme a saggi e articoli); esso però, sebbene posteriore, è il titolo tradizionale del ciclo.
Dall'edizione Rizzoli de I racconti di Pietroburgo a cura di Tommaso Landolfi, 1974
Diary of a Madman is a short, dazzling short story written in the form of a diary, which together with The Nose, The Overcoat, Nevsky Prospect and The Portrait makes up the famous Petersburg Tales collection. Diary of a Madman, like all the other masterpieces in the collection, is characterised by a sizzling and brilliant originality. The stories in the collection were written between 1835 and 1840, representing the ideal transition between Gogol’s early youth creations and Dead Souls. The collection’s title is not Gogol’s original (the stories were published in two separate collections, together with essays and articles), but Petersburg Tales is the traditional title.